Jorge Majfud (Tacuarembó, 10 settembre 1969) è uno scrittore e saggista uruguaiano.
Fin dalla tenera età è stato appassionato di romanzi, ma poi scelse di specializzarsi in architettura e nel 1996 si laureò all'Universidad de la República a Montevideo. I suoi studi universitari lo condussero a viaggiare in più di quaranta Paesi per riempire, in un impeto ossessivo e continuo, pagine che più tardi si sarebbero trasformate in parte dei suoi romanzi e saggi. Fu professore alla Universidad Hispanoamericana de Costa Rica e della Escuela Técnica del Uruguay, in cui insegnò matematica e arte. Oggigiorno insegna letteratura dell'America latina all'Università della Georgia. In 2012 Foreign Policy magazine listed him as "one of the 10 most influential Ibero American intellectuals"
Alcune pubblicazioni: Hacia qué patrias del silencio (memorias de un desaparecido), romanzo del (1996); Crítica de la pasión pura, saggi del (1998). La reina de América (2001) e El tiempo que me tocó vivir (2004), La narración de lo invisible (2006); Perdona nuestros pecados (2007); La ciudad de la Luna (novel, 2009). Book, Crisis (novel, 2012), Cyborgs (essays, 2012), El eterno retorno de Quetzalcoátl.
I suoi racconti ed articoli sono stati pubblicati in giornali quotidiani, riviste e libri di testo, come El País di Madrid, EL País e La República di Montevideo, Rebelion, Hispanic Culture Review, Milenio, Jornada, Resource Center of The America, Monthly Review, Political Affairs, ecc. È stato il fondatore ed il redattore del SignoXXI, reflexiones sobre nuestro tempo. È un collaboratore di Bitácora, pubblicazione settimanale de La Repúblcia, Radio Uruguay, Radio Nacional de Argentina, Radio Exterior de España, Radio Popolare Roma e di altri giornali quotidiani e settimanali in Uruguay, Argentina, Cile, Messico, Venezuela, Spagna, Francia, Svezia, Canada e Stati Uniti. È un membro del comitato scientifico internazionale de Araucaria in Spagna.
Si è distinto nei concorsi internazionali, come per esempio: XII Certamen Literario Argenta, a Buenos Aires nel 1999, per le prime bozze della Crítica de la pasión pura. La menzione al Premio Casa de las Américas, a L'avana, Cuba nel 2001, per il romanzo, La regina de America, "perché si dimostra come una scrittura intensa relativamente all'energia espressa tramite l'uso della parodia e dell'ironia", secondo la giuria composta da Belén Gopegui (Spagna), di Andrés Rivera (Argentina), di Mayra Santos Febres (Porto Rico), di Beatriz Maggi (Cuba) e di José Luis Díaz Granados (Colombia). Secondo Premio Concorso Caja Profesional 2001, per la storia Mabel Espera, "per il suo modello di realtà connotata e scabra, scritta con eccellente strategia letteraria ," secondo il parere della giuria composta da Sylvia Lago, Alicia Torres e Mario Delgado Aparaín. Ha ricevuto l'Excellence in Research Award, UGA 2006. 2014 International Latino Book Awards Finalist.
I suoi saggi ed articoli sono stati tradotti in italiano, portoghese, francese, inglese, basco, greco e tedesco.