NEW YORK – Le autorità di Londra hanno arrestato oggi il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, a seguito di una richiesta di estradizione emanata dalle autorità usamericane.
Ben Wizner, direttore del Progetto Parola, Vita privata e Tecnologia dell’American Civil Liberties Union, ha fatto la seguente dichiarazione a questo proposito:
"Qualunque azione intentata dagli Stati Uniti contro Mr Assange per le attività di pubblicazione di Wikileaks sarebbe senza precedenti e anticostituzionale, e aprirebbe la porta a inchieste criminali contro altri organi di stampa. Inoltre, perseguire un editore straniero accusandolo di aver violato la legge americana sulla segretezza creerebbe un precedente particolarmente pericoloso per i giornalisti degli Stati Uniti, che violano regolarmente le leggi straniere sulla segretezza per poter fornire delle informazioni vitali per l’interesse pubblico."
In risposta all’accusa resa pubblica, Wizner ha aggiunto:
"Perseguire penalmente un editore per la pubblicazione di informazioni veritiere sarebbe una novità nella storia americana, e sarebbe anticostituzionale. Il governo non ha passato questo Rubicone con l’atto di accusa di oggi, ma il peggiore dei casi non può essere ancora scartato. Non abbiamo nessuna certezza che si tratti delle sole accuse che il governo voglia lanciare contro Mr Assange. Inoltre, nonostante il Primo Emendamento non attribuisca il diritto di decifrare una password del governo, questo atto di accusa qualifica di “elemento” di un complotto criminale le attività correnti e protette che i giornalisti conducono spesso nell’ambito del loro lavoro quotidiano, come per esempio incoraggiare una fonte a fornire più informazioni. Visto gli attacchi ben documentati del presidente Trump e della sua amministrazione contro la libertà di stampa, tali qualifiche sono particolarmente inquietanti."